Ispirazione del progetto: l’idea di questo progetto è nata dall’esperienza che ho fatto all’interno del Laboratorio di Progettazione 4 tenuto dal Dott. Arch. Prof. Antonino Saggio.
Da lui ho imparato che può esistere un vero scambio culturale tra docente e studente e l’idea della Expo-Conference (luogo per docenti e studenti) è nata esattamente da qui:perché non fornire all’università questo stesso tipo di ambiente che si è venuto a creare in questo laboratorio mi sono detta?Forse è ciò che ci manca..
L’idea di inserire nel progetto un area multimediale è nata, allo stesso modo, vedendo come il docente (in tempo reale) inseriva i nostri lavori in web per darci modo di consultarli, di creare dialogo tra noi, di creare interesse culturale.
Questa atmosfera di vivo confronto è la meta che mi sono prefissata .. questo crea anche rapporti umani .. crea un ponte tra le persone oltre che tra le idee strettamente culturali e architettoniche..
Ringrazio molto il forte carisma del mio docente.
Expo-Conference
“Visione per gli studenti e i docenti della Facoltà di Architettura:
una nuova opportunità per la divulgazione delle idee artistiche e architettoniche”
Avendo avuto la possibilità di scegliere, forse per la prima volta nella mia
esperienza universitaria, il tipo di edificio e di funzione da progettare nell’area
accanto la sede della Facoltà di Architettura di Via Flaminia a Roma, ho
creduto giusto concentrare l’attenzione su qualcosa di completamente nuovo
dal punto di vista della funzione e che potesse essere di ausilio allo stesso
ambiente universitario.
Il concetto di base è quello di dare a docenti e studenti l’occasione (e quindi
un luogo) per iniziare un fervido dibattito culturale riguardo l’architettura
(nei sui molteplici aspetti); nasce l’idea di un punto d’incontro, dunque,
tra architetti operanti e aspiranti tali che permetta una crescita culturale comune
tale da fornire nuovi spunti creativi.
Si pensa ad un progetto che permetta, allo stesso tempo, di portare questa
stessa cultura al di fuori dell’ambiente universitario, magari utilizzando gli
odierni mezzi della tecnologia, creando una rete di informazione in tempo reale
con l’aiuto del mezzo informativo per eccellenza dei giorni nostri: Internet.
In linea con la logica della “mixitè” dell’architettura contemporanea e in certo
qual modo superandone i confini, si pensa di dare vita a uno spazio ibrido che
sia in parte Sala Conferenze e in parte Sala Espositiva.
La prima, luogo di diffusione culturale per eccellenza, si crede possa sposare
facilmente la seconda in uno spazio in cui gli utenti siano liberi di ascoltare
comodamente seduti oppure di circolare attorno le opere e i progetti esposti.
Allo scopo di facilitare uno scambio di idee tra chi espone e chi viene
informato si può pensare di fornire ogni area della sala espositiva di postazioni
”totem” da cui, chi lo desidera, può formulare domande, esse arrivano alla
postazione centrale e da qui, a fine conferenza, chi espone può dare risposta.
Probabilmente fornire un servizio di questo tipo all’Università,
oltre che rappresentare una originale proposta-sfida dal punto di vista
della progettazione architettonica, può essere d’ausilio nel processo di
informazione, divulgazione ed addirittura di produzione dell’opera
architettonica che in questo modo può essere sponsorizzata.
Si tratterebbe infatti di un ponte che può collegare le teorie alla pratica
professionale, un tipo di opportunità che rappresenterebbe un evento
nuovo e per questo interessante e propulsivo.
Forse pensare ad analitiche risposte architettoniche a questo tipo di
questioni presuppone l’ individuazione di alcune fondamentali
necessità che un tale spazio ibrido richiede.
La prima sarà sicuramente quella di avere, annessa all’ambiente
principale della Expo-Conference, un’ Area Ristoro di cui possano
usufruire anche utenti “esterni”.
Pensare ad un ambiente che sia luogo di una fervida informazione
culturale mi ha fatto pensare anche alla possibilità di inserire uno
spazio (Area multimediale) adibito alla redazione di una rivista on-line,
gestita da docenti e studenti insieme, che abbia come tema proprio quello
delle conferenze qui tenute di cui i materiali possono essere “prelevati”
direttamente in tempo reale.
Un’altro spazio necessario sarà ovviamente quello riguardante gli
apparati tecnici di supporto ad una struttura dalla tale impronta
“tecnologica” i quali richiederanno una grande attenzione e uno
studio particolare.
Da lui ho imparato che può esistere un vero scambio culturale tra docente e studente e l’idea della Expo-Conference (luogo per docenti e studenti) è nata esattamente da qui:perché non fornire all’università questo stesso tipo di ambiente che si è venuto a creare in questo laboratorio mi sono detta?Forse è ciò che ci manca..
L’idea di inserire nel progetto un area multimediale è nata, allo stesso modo, vedendo come il docente (in tempo reale) inseriva i nostri lavori in web per darci modo di consultarli, di creare dialogo tra noi, di creare interesse culturale.
Questa atmosfera di vivo confronto è la meta che mi sono prefissata .. questo crea anche rapporti umani .. crea un ponte tra le persone oltre che tra le idee strettamente culturali e architettoniche..
Ringrazio molto il forte carisma del mio docente.
Expo-Conference
“Visione per gli studenti e i docenti della Facoltà di Architettura:
una nuova opportunità per la divulgazione delle idee artistiche e architettoniche”
Avendo avuto la possibilità di scegliere, forse per la prima volta nella mia
esperienza universitaria, il tipo di edificio e di funzione da progettare nell’area
accanto la sede della Facoltà di Architettura di Via Flaminia a Roma, ho
creduto giusto concentrare l’attenzione su qualcosa di completamente nuovo
dal punto di vista della funzione e che potesse essere di ausilio allo stesso
ambiente universitario.
Il concetto di base è quello di dare a docenti e studenti l’occasione (e quindi
un luogo) per iniziare un fervido dibattito culturale riguardo l’architettura
(nei sui molteplici aspetti); nasce l’idea di un punto d’incontro, dunque,
tra architetti operanti e aspiranti tali che permetta una crescita culturale comune
tale da fornire nuovi spunti creativi.
Si pensa ad un progetto che permetta, allo stesso tempo, di portare questa
stessa cultura al di fuori dell’ambiente universitario, magari utilizzando gli
odierni mezzi della tecnologia, creando una rete di informazione in tempo reale
con l’aiuto del mezzo informativo per eccellenza dei giorni nostri: Internet.
In linea con la logica della “mixitè” dell’architettura contemporanea e in certo
qual modo superandone i confini, si pensa di dare vita a uno spazio ibrido che
sia in parte Sala Conferenze e in parte Sala Espositiva.
La prima, luogo di diffusione culturale per eccellenza, si crede possa sposare
facilmente la seconda in uno spazio in cui gli utenti siano liberi di ascoltare
comodamente seduti oppure di circolare attorno le opere e i progetti esposti.
Allo scopo di facilitare uno scambio di idee tra chi espone e chi viene
informato si può pensare di fornire ogni area della sala espositiva di postazioni
”totem” da cui, chi lo desidera, può formulare domande, esse arrivano alla
postazione centrale e da qui, a fine conferenza, chi espone può dare risposta.
Probabilmente fornire un servizio di questo tipo all’Università,
oltre che rappresentare una originale proposta-sfida dal punto di vista
della progettazione architettonica, può essere d’ausilio nel processo di
informazione, divulgazione ed addirittura di produzione dell’opera
architettonica che in questo modo può essere sponsorizzata.
Si tratterebbe infatti di un ponte che può collegare le teorie alla pratica
professionale, un tipo di opportunità che rappresenterebbe un evento
nuovo e per questo interessante e propulsivo.
Forse pensare ad analitiche risposte architettoniche a questo tipo di
questioni presuppone l’ individuazione di alcune fondamentali
necessità che un tale spazio ibrido richiede.
La prima sarà sicuramente quella di avere, annessa all’ambiente
principale della Expo-Conference, un’ Area Ristoro di cui possano
usufruire anche utenti “esterni”.
Pensare ad un ambiente che sia luogo di una fervida informazione
culturale mi ha fatto pensare anche alla possibilità di inserire uno
spazio (Area multimediale) adibito alla redazione di una rivista on-line,
gestita da docenti e studenti insieme, che abbia come tema proprio quello
delle conferenze qui tenute di cui i materiali possono essere “prelevati”
direttamente in tempo reale.
Un’altro spazio necessario sarà ovviamente quello riguardante gli
apparati tecnici di supporto ad una struttura dalla tale impronta
“tecnologica” i quali richiederanno una grande attenzione e uno
studio particolare.
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